Regolaper la vita in reclusione. Nel tempo del Covid, e per le pandemie degli anni futuri, c’è un recluso a offrirmi saggi e corposi consigli, di nome Glimlaico, per abitare con fecondità le numerose ‘reclusioni’ che la vita mi pone innanzi, non come sasso nel quale inciampare, ma come pietra sulla quale edificare.
Il popolo scandinavo si apre solo ad alcuni aspetti dell’annuncio cristiano, quelli più adatti al loro carattere duro e orgoglioso. Furono i laici ad annunciare il Vangelo in mezzo ai pagani sapendo scegliere gli aspetti del paganesimo più consoni alla Rivelazione cristiana.
Ruminare. Un verbo scomparso dalla grammatica del parlare comune. Padre Benoît Standaert, monaco benedettino francese che vive nel monastero di Saint-André de Clerlande in Belgio, è consapevole che senza l’esercizio attivo, costante, persistente di tale verbo – ruminare – la vita monastica non sarebbe così diversa dalla vita dell’operaio, della casalinga, dell’impiegato.
Ho cominciato questo libro - Lo Spirito consolatore - e dopo 16 pagine ne ho interrotta la lettura: mi sapeva troppo di teologia! Poiché, tuttavia, lasciare un libro incompiuto nella lettura è una sconfitta che non mi piace subire...
All’inizio fu sant’Antonio Abate, morto ultracentenario nel 356, il quale, come narra il suo biografo Atanasio, "trovata oltre il fiume una fortezza deserta e piena di serpenti a causa del tempo trascorso, lì si stabilì e si mise ad abitare in essa.