Prima fra tutte la superbia, fin dal principio la radice di ogni male spirituale dell’uomo, che gli impedisce di incamminarsi sulla strada dell’ascesi. L’opera di padre Scupoli si concentra essenzialmente sulla necessità della mortificazione interiore, insistendo sull’esercizio della propria volontà al fine di acquisire il pieno dominio di sé, con l’ausilio dell’orazione mentale e, naturalmente, abbandonandosi sempre con incrollabile fiducia filiale nelle Mani Misericordiose di Dio. È fondamentale, inoltre, riconoscere che, per vincere la “buona battaglia della Fede”, per quanto sia importantissima la preghiera, questa non è sufficiente, se non è accompagnata da un sano e incessante impegno quotidiano nell’affrontare e sconfiggere con decisione tutte le inclinazioni perverse e le debolezze della nostra natura umana. In un’epoca come l’attuale, dominata dal cosiddetto “Pensiero unico” e dal lassismo, giova più che mai ricordare l’importanza del combattimento spirituale: l’unica strada verso la perfezione cristiana che conduce alla santità alla quale tutti siamo chiamati.