Fratel Alberto Maria Osenga ci parla delle vite rurali e marginali di santi della Francia del quarto e quinto secolo raccontate da Gregorio di Tours. Una marginalità, una provincialità che Cristo vuole trasformare in una ridente valle di fiori di santità anche nella tua vita.
San Clappano ci insegna come accendere in noi la fonte d’acqua zampillante per la vita eterna, che chi la beve non ha più sete. Anzi, che ne ha sete sempre più e per l’eternità se ne sazia.
San Serafino era un padre per moltissime persone. Non esitava a chiamare alla vocazione religiosa o altra vocazione con la forza e la dolcezza del Padre. Sentiamo un esempio dalla sua vita raccontato da fratel Poemèn.
Oggi siamo così ragionevoli che questi santi stiliti li consideriamo pazzi esagerati. Ma è possibile vivere il Vangelo senza essere folli? Ed è possibile diventare santi senza vivere il Vangelo?